sabato 3 dicembre 2016

ACCADEMIA DEL TEMPO LIBERO DI REGGIO CALABRIA - 2 DICEMBRE 2016 CAFFE' LETTERARIO SULLA POESIA DIALETTALE CALABRESE "POESIE IN VERNACOLO TRA VECCHIE E NUOVE REALTA"

Lo spettacolo culturale è stato preparato minuziosamente da Rosalba Barcella che ha curato la scelta delle poesie e i rispettivi autori da presentare a un folto pubblico, venuto in Auditorium per ascoltare il dialetto scritto con parole che, forse, oggi sono desuete o, addirittura, sconosciute ai più. Ha preparato un ottimo filmato mediante il quale fanno capolino le foto di alcuni paesi e città della Nostra Calabria, redatto con una dolcissima musica di sottofondo: la "Sonata per violoncello e pianoforte" di Francesco Cilea. 
La serata ha inizio e la voce di Salvatore Marrari recita i versi da lui scritti " 'A me' terra si chiama Calabbria (cu' ddu' B) ! Beddha e gginirusa pa' so' musica, pa' so' curtura, pi' so' calabbrisi"....
Il "caffè letterario" amplia l'immagine della Calabria e dei suoi profumi quando insieme diventano poesia. Una bella rimpatriata tra versi di poeti antichi e moderni che ci hanno descritto Reggio, la sua provincia, la Calabria tutta; a rappresentare questa parte d'Italia, sul palco, la nostra arredatrice Elena Romeo, ha posto in bella mostra una piantina di ulivo che lascia immaginare attorno ad essa una "armacera" (corona di grosse pietre che intrattengono l'acqua). Si sono alternati sulla scena Silvana Vitale (Voce narrante) e alcuni fini dicitori : Marina Amedeo, Vittorio Calabrò, Mimma Damiani, Beppe Dieni e Salvatore Marrari, il sottoscritto. Sono scorsi i versi dei poeti reggini Giuseppe Ambrogio, Giuseppe Calarco, Pasquale Calcaramo, Gigi Campagna, Nicola Giunta, Salvatore Marrari, Giuseppe Morabito, Matteo Paviglianiti, Ferdinando Spanò. Ma la vera "armacera", forte e bella come l'arbusto d'ulivo, con la voce a volte dolce, a volte vibrante, a volte potente, è stata la cantante Marinella Rodà accompagnata dalla chitarra di Alberto Napoli. Un duo che ha colto applausi scroscianti durante l'interpretazione di "S'agapò", un pezzo greco al ritmo di sirtaki di Antonio Rodà), e "Calabria Mia" (una canzone struggente di Mino Reitano, Franco Reitano e Antonio De Marco). 
L'Accademia nella persona di Silvana Velonà presidente, ha fortemente voluto questo primo caffè letterario, altri ce ne saranno sulla stessa impronta e sicuramente riscopriremo versi e poesie di altri autori nostrani, ricordando sempre e particolarmente i due grandi vati del vernacolo che diedero onore alla città di Reggio Calabria, tali come figli che onorano e amano la propria madre....

MANU DIVINA (Matteo Paviglianiti)
Vardu lu celu e tremu di lu schiantu,
pinzandu i quali artista fu dipintu,
mi faci tuttu 'stu bardiggh'i mantu,
c'ogn'omu chi lu varda resta vintu...

AVIRI CORI (Nicola Giunta)
O ggenti di 'sta terra, o sbinturati,
chi gghiti 'an giru pi lu mundu 'ngratu,
ognunu di vu' atri a mmia m'è frati:
vi vurrissi aiutari cu' me' sciatu...


Salvatore Marrari RC 2 dicembre 2016













































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